Asilo nido

L’inserimento negli asili nido è garantito a tutti i bambini da 0 a 3 anni: la presenza di una minorazione fisica o psichica non può essere causa di rifiuto all’iscrizione. L’accesso a questa struttura è liberamente deciso dai genitori o da chi ha la tutela del minore. Gli asili nido sono strutture che i comuni hanno l’obbligo di garantire e gestire.
La Regione ha il compito di emanare le direttive organizzative e di ripartire i fondi statali, mentre il Comune amministra e gestisce gli asili nido.
Si prevede la possibilità per gli Enti locali di adeguare l’organizzazione e il funzionamento di queste strutture prescolastiche alle esigenze dei bambini con difficoltà, nonché di utilizzare assistenti specializzati.
Di norma per accedere vi è una graduatoria che tiene conto della situazione familiare, specie se i genitori lavorano entrambi. Per i bambini certificati con Handicap grave vi è un diritto di priorità nelle iscrizioni ai sensi dell’art. 3, comma 3 della Legge n° 104/92.
Sottolineiamo che la Finanziaria 2003 ha stabilito che le persone con sindrome di Down possono essere dichiarate in situazione di gravità, oltre che dall’apposita commissione medica costituita presso le ASL, anche dal medico di base previa presentazione del cariotipo.
I costi elevati degli asili nido comportano di fisso una retta che è stabilita in ragione dei redditi dichiarati dai vari nuclei familiari. Si tenga però presente che per la partecipazione ai costi di servizi a domanda individuale non si tiene conto della situazione economica dell’intero nucleo famigliare, ma di quella della singola persona con disabilità. Se il bambino è con disabilità, alla domanda d’iscrizione va allegata la documentazione medica, ossia la certificazione di alunno in situazione di handicap ed eventualmente, ma non obbligatoriamente, la Diagnosi Funzionale (DF).
I bambini in situazione di handicap certificato, hanno diritto all’indennità di frequenza anche all’asilo nido.

NOTE:
1) L. n° 104/92, art. 12, comma 1
2) L. n° 104/92, art. 13, comma 2
3) L. n° 289/02, art. 94, comma 3
4) D.Lvo. n° 130/00, art. 3, comma 4, parte 2 ter
5) Sentenza Corte Costituzionale n° 467/02